Etichettato: off-road

Turn right…

on unpaved road.

ARGH, no basta, ho deciso di fare la tirata unica da Ainsa a Pamplona ma questa indicazione del GPS, stavolta, mi sa di minaccia. Mi rifiuto anche se, secondo lui, sono solo 6km di strada pianeggiante, ne ho avuto abbastanza.

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Ieri ero ad Ainsa, ho deciso di dare una sistemata alla moto perchè il bulbo della pressione è andato e sputa olio come un lama, è un problema stupido ma, per risolverlo, devo sbudellare mezza moto, va beh, mettiamoci di buona lena e via.

Giù la carena, giù i serbatoi, giù i carburatori e la scatola filtro. Trovo il bulbo maledetto (non poteva essere in una posizione più accessibile? Maledettolui…) lo smonto, arrivo da un meccanico auto seguendo il consiglio telematico dell’amico Giampiero Pagliochini (magie della tecnologia, lui in Ladakh, io in Spagna, si parla di come sistemare la moto), il pezzo è standard, mi faccio dare il ricambio, torno sulla paziente e provo a sostituirlo… merda, ha la filettatura diversa, torno dal meccanico, glie lo restituisco e mi sento dire che aveva qualche dubbio, perchè normalmente hanno un filetto più sottile di quello che ha lui. DIciamo che se anche me lo fossi portato dietro non sarebbe cambiato nulla, avrei solo fatto due passi di meno per riportare quello “sbagliato”, in compenso avrei potuto farmi dare un bullone con cui sostituirlo eliminando la spia dell’olio (che comunque sta funzionando solo quando vuole, quindi è inutile)

Alla fine rimonto tutto e parto alle 3, con il FERMISSIMO proposito di fare solo asfalto. Ha piovuto tutta notte e non sono più in montagna, le sterrate sono nel bosco e non ho nessuna voglia di impantanarmi.

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Fermissimo proposito una fava, fatta una 15ina di Km, sul GPS si vede una stradina che si allontana dalla carretera principal per tornarci più avanti… sembrano pochi km, sembra invitante… è l’inizio del delirio; fatti i primi km facili e scorrevoli il fondo si fa più brutto ma, non so bene per quale stupida botta di intelligenza, decido di andare avanti, e diventa peggio. Il fondo asciutto però mi da fiducia e, felicemente scemo, mi incaponisco ad andare avanti. E il bello è che mi sto anche divertendo, tanto parto comunque dal presupposto che vado piano e sono strade su cui è facile trovare fuoristradisti o escursionisti e quindi mi sento relativamente “sicuro”. Quello a cui non penso è che, finchè la strada è in pendenza l’acqua drena, ma il fondo è argilloso e appena arrivato in piano… sotto agli alberi dove il sole non batte… GULP.

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bellomio qui ci resti dentro, stavolta la tentazione di girare la moto e scendere è forte ma decido di vedere com’è, le pozze non sono troppo profonde e i fondo sembra solido, passiamo la prima, passiamo la seconda, arrivo all’ultima, sembra più brutta ma è l’ultima davvero, poi è tutta discesa al sole. Entro piano, i piedi appoggiati per zampettere ‘sto centinaio di metri, ma, come scritto sopra, il fondo è argilloso, SGUISH -pied – aiut – SPLATACIAF, moto in terra e io tuffato a pesce nel solco, che oltretutto si rivela profondo un buon mezzo metro.

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Sono fradicio ma è l’ultimo dei problemi, guardo la moto e…. NOOOO adesso come la tiro su? Provo a sollevarla ma sembra diventata un tutt’uno col fango, che oltretutto sta cercando di togliermi gli stivali. Tira, molla, spingi, è come spostare un pilastro, risultati zero.
– Prima idea, aspetto che arrivi qualcuno… “bravo genio, sono le sei di sera, chi vuoi che passi?”
– Seconda idea, mi cambio, tiro fuori il sacco a pelo, dormo qui e domani arriverà qualcuno, è domenica e ci saranno gitanti. Tanto ho due litri di acqua, il fornello, e un’ottima busta di risotto coi funghi, potrebbe anche essere piacevole. “si, e se non passa nessuno?”

Ragioniamo…

Prima cosa, smontare il bagaglio, operazione che aveva già fatto tanto ridere qualche presunto maestro di fuoristrada, ma che in qualche caso si rivela indispensabile, poi prendo un grosso palo e provo ad usarlo come leva; niente. Alla fine tirando e spingendo dal telaietto portaborse riesco a sollevare il culo della moto in modo da appoggiare il bauletto sulla costa tra i due canali, da qui la situazione diventa più semplice, riesco a tirare in piedi la moto, ma il fango sta sempre cercando di rubarmi gli stivali (sono dentro fino alle ginocchia) e non riesco a salire. Mi viene quasi da ridere da tanto che è grottesca la situazione 😀

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Alla fine, in un modo o nell’altro, riesco a spingere fuori la moto, sono bagnato fradicio, sudato marcio, sfinito che non mi muovo più, ma sollevato e soddisfatto come poche volte in vita mia. Uscito da li, gli ultimi km di pietre e sassi non li vedo nemmeno, ci volo sopra senza manco pensare, voglio tornare sull’asfalto e, appena ci arrivo, mi concedo anche una foto autocelebrativa, si, dopo questa, me la voglio menare un po’ 😀

GPS –> select destination –> Pamplona “TURN RIGHT ON UNPAVED ROAD”, mi metto a ridere come un deficiente e mando affanculo a pieni polmoni il garmin, io offroad non ci torno, faccio 35Km di più ma resto sulla paved road. Forse se mi fossi ricordato di ri-settare le impostazioni di routing nel modo giusto, avrei evitato di insultare il povero apparecchio.

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Mancano 120Km a Pamplona, i primi 30 di curve splendide, gli ultimi di superstrada che, coi vestiti bagnati e di sera, si rivelano un calvario, chi si aspettava che in mezzo alla spagna in agosto ci fossero meno di 20°?

Oggi giornata da turista, birre, tapas, macchina fotografica al collo e via in giro per Pamplona in  braghe corte e maglietta. Domani arrivare all’oceano è un tiro di schioppo.

Direi che sono al giro di boa, domani DAVVERO solo strada normale, giuro, se mi vedete cambiare idea impeditemelo, e poi, in Francia, statali, che conosco già e sono splendide, quindi mi lascio andare a qualche considerazione.
ho dovuto smontare la moto un botto di volte, mi ero anche autoaccusato di aver trascurato la manutenzione ma, a conti fatti, il regolatore di tensione quando brucia, brucia, indipendentemente dalla manutenzione o dall’età della moto, sono solo stato fesso a non accorgermene dal voltmetro e così mi sono giocato la batteria. Lo stesso vale per il bulbo della pressione, hai voglia a controllare tutto e manutenzionare, un bel giorno decide di cedere e, splaf, la moto piscia olio, al prossimo viaggio avrò un ricambio in più, non costa nulla e non ingombra, l’avessi avuto, avrei risolto il problema in un’ora di fai-da-te.

Tralasciate queste due, che sono state autentiche botte di sfiga, non prevedibili in nessun modo, e nemmeno imputabili a me, o a “poca affidabilità”, il kappone è un mulo, l’ho trattato male, sbattuto in terra, fatto girare con poco olio e, nonostante tutto, va come un treno, quindi basta prenderlo in giro, che gli voglio bene.

Il piRlota? Lasciatemelo dire, sono soddisfatto. Non ho fatto tutto il furistrada che speravo di fare, un po’ ho perso tempo per gli imprevisti e un po’, sinceramente, ho giudicato che fosse troppo per i miei mezzi, da solo. Va bene così, probabilmente avevo pensato di riuscire a fare pipì più lontano 😀

Infine, per chi ha seguito il mio profilo facebook, i miei migliori complimenti al personaggione che ci ha messo dell’impegno per avermi sempre nei suoi pensieri, rendendosi sommamente ridicolo senza rendersene conto. Se da un lato sono contento di essere così considerato da avere l’onore di essere “giudicato” dal vate sommo del motociclismo bicilindrico offroad, da un altro lato sono ancora più contento di aver fatto così tante risate in MP o whatsapp, con amici abbastanza intelligenti da non buttarsi in una discussione inutile e che si commenta da sola, averi dovuto mollarla prima ma non ho resistito, lo ammetto 🙂